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È andata così: stavo parlando con un amico di “Miti del Nord” raccontato con lo stile spumeggiante e ironico di Neil Gaiman, quando lui a un certo punto mi ha chiesto se avessi mai letto “Mythos” di Stephen Fry (Salani, 2018), un’altra raccolta moderna e divertente ambientata però nell’universo della mitologia greca. Da appassionata del genere non ho potuto fare che comprarlo, e mi è piaciuto davvero moltissimo.
Ecco perché:
1 Stephen Fry è attore (cercatelo su Google, quasi sicuramente avete già visto il suo volto), comico, autore televisivo, sceneggiatore e scrittore britannico, e il suo modo di raccontare i miti greci è assolutamente esilarante. Ironico e brillante, dall’umorismo a volte tagliente, fa molti paragoni con l’attualità e riesce a mostrare – pur senza farne sfoggio – una vasta cultura: non sbaglia chi lo ha definito come una sorta di Oscar Wilde moderno. Ecco, immaginatevi i miti greci raccontati con questo stile.

2 Il libro racconta la nascita dell’universo, degli dei, degli uomini secondo la mitologia greca, e dopo gli eventi principali passa a brevi racconti in cui narra episodi noti e meno noti, sempre con il suo inconfondibile stile: Prometeo, Fetonte, Aracne, Galatea, Eco e Narciso, gli amori, le passioni, le vendette e le punizioni, gli insegnamenti e molti altri episodi e curiosità.
3 L’autore, come già detto, è persona di grande cultura, e non si limita solo a parlare dei miti greci: esplora l’origine delle parole, degli usi e delle tradizioni (alcune chicche sono disponibili nella sezione “curiosità” della pagina Instagram di Tre Buoni Motivi per Leggere), è una vera e propria enciclopedia di curiosità, che serve anche a far capire che le varie culture, in fondo, si contaminano e si mescolano da sempre. Davvero molto affascinante.