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Ho trovato in una bella libreria indipendente nel vicolo principale di Varazze (Sv) il libro “Barnaba il mago” di Franco Di Mare (Rizzoli, 2018). Ero in vena di letture spensierate e mi ha subito colpito la trama, leggera, ironica, ambientata tra i monti Lattari e la costiera amalfitana, luoghi magnifici dove sono stata in vacanza l’anno scorso. Dunque, anche se inizialmente non pensavo di fare shopping, sono tornata a casa con ben tre libri!
@trebuonimotiviperleggere Capita anche a voi di passare per caso davanti a una libreria e… di uscirne poco dopo con dei libri anche se non era in programma? ? #consiglidilettura #trebuonimotiviperleggere #leggere #booktok #booktokitalia #booktokitaly #booktokitaliano #libri #librerie #librerieindipendenti #pov #senzafarloapposta #scusamanonmeneimporta #sonoquaunaltravolta #cifiniscosempresenzafarloapposta #libridaleggere #libritiktok ♬ Senza farlo apposta – Shade & Federica Carta
Dunque l’ho letto in breve tempo e mi è piaciuto, ecco qualche informazione sulla trama e perché leggerlo.
La trama di “Barnaba il mago”
La vicenda è ambientata a Bauci, fittizio paesino situato tra i monti Lattari e la costiera amalfitana. Qui tutti si conoscono e non succede mai niente, o quasi. Una notte di tempesta, invece, arriva un misterioso sconosciuto dai capelli e barba bianchissimi e dal lungo pastrano che affitta un appartamento fuori dal quale metterà la targhetta: “Mago Barnaba, maestro di esoterismo, sacerdote di riti karmici, esperto di sciamanesimo, astrologia, tarocchi, chakra, malocchi, fatture”. Inizialmente sono tutti diffidenti, poi nonostante gli avvertimenti del parroco (preoccupato per la fuga di fedeli) e del sindaco (preoccupato per la fuga di voti) qualcuno inizia a rivolgersi a Barnaba, e in un lampo si sparge la voce: il mago ci azzecca, sempre, con una precisione stupefacente. Cosa ci sarà dietro?
Tre buoni motivi per leggerlo
Ed ecco tre buoni motivi per leggere “Barnaba il mago”:
1 Per i personaggi: più che un romanzo sembra un piccolo presepe popolato dalle persone più variegate. C’è Totonno ‘o Purpo il pescatore, ‘o Prufessore che ne sa sempre una più di tutti, don Balo con i suoi proverbi, Carmelina la verdummara, il sindaco Leonida Vinciguerra e tanti protagonisti con i loro vizi e virtù, semplici e complessi allo stesso tempo, che ruotano intorno alla misteriosa figura del mago Barnaba. Ognuno reagisce a suo modo alla comparsa del chiromante, ma a turno quasi tutti cadranno nella sua “rete”.
2 Ma come fa il mago Barnaba ad azzeccarle proprio tutte? C’è il trucco? E se sì, qual è? Ovviamente non lo dico per non spoilerare, ma alla fine è davvero così importante? I personaggi del romanzo sembrano dirci che, in fondo, abbiamo tutti bisogno di un pizzico di magia nella vita, ogni tanto.
3 Il libro è molto veloce da leggere, nonostante le sue più di 330 pagine: i caratteri sono abbastanza grandi (un sollievo, per i miei occhi stanchi dal lavoro al computer), e il ritmo è scorrevole e rapido. È molto ben scritto, d’altronde l’autore è giornalista di razza: Di Mare è stato per molti anni inviato di guerra, attività per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, e anche conduttore televisivo. Curiosità: ha scritto altri due romanzi ambientati a Bauci (“Il caffè dei miracoli” e “Il teorema dei babà”) e uno dei suoi libri (“Non chiedere perché”) ha ispirato l’omonima fiction con Beppe Fiorello.