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È arrivato il momento della terza tappa della rassegna “Asimmetrie” che stiamo organizzando insieme a Unitre Arenzano Cogoleto: sabato 16 marzo alle ore 16, nella bellissima cornice di Villa Mina ad Arenzano (GE) è la volta di “Giorgio Caproni – Registri di classe” a cura di Nina Quarenghi, uscito per Garzanti nel 2023.
Forse non tutti sanno che Giorgio Caproni, il celebre poeta, è stato maestro di scuola e aveva insegnato anche alle elementari di Terralba, ad Arenzano. Ma soprattutto, aveva un metodo di insegnamento considerato rivoluzionario per gli anni ’30: aperto, giocoso, faceva partecipare attivamente i suoi allievi per farli imparare divertendo. Insomma, l’insegnante ideale per appassionare i bambini fin da piccoli.
Come abbiamo già scritto in passato, abbiamo voluto intitolare questa rassegna letteraria “Asimmetrie”, perché racconteremo storie che in qualche modo parlano della “rottura” di schemi ed equilibri della società, nel bene e nel male. In questo caso nel bene, visti i metodi innovativi e inusuali per l’epoca del Caproni insegnante: è anche per questo che, per questa specifica presentazione, abbiamo scelto il motto “insegnare & imparare“: perché chi insegna impara anche, e chi impara ha anche tanto da insegnare.
Insieme alla curatrice del libro interverremo noi di Tre Buoni Motivi per Leggere (Valentina Bocchino e Simone Farello) e Fabia Binci di Unitre Arenzano Cogoleto.
La cittadinanza è invitata, ingresso gratuito.
Il libro
Dalla quarta di copertina:
«La scuola “logora”. Arrivo a casa sfinito. Ma con tutto questo, amo la scuola, e chissà se saprei abbandonarla davvero, come tante volte mi sono proposto di fare.» Così scriveva Giorgio Caproni nel registro di classe del 1962-63. Aveva cinquant’anni e da quasi trenta entrava in classe ogni mattina portando con sé il sogno di «una scuola né pedante né pesante, ma allegra e piena di scoperte». Fare il maestro elementare non rappresentò mai un ripiego: al contrario, fu un mestiere profondamente amato, esercitato con umiltà, dedizione, energia e inventiva. Sensibile, affettuoso, paziente, attento soprattutto agli allievi più disagiati e fragili, Caproni incantava i suoi ragazzi, facendone i protagonisti delle lezioni.
Nina Quarenghi ha trascritto e raccolto in questo volume i registri compilati con cura dal poeta nella sua lunga carriera di insegnante, dapprima in Val Trebbia e ad Arenzano (1935-37), poi a Roma (1938-73). Scorrendone le pagine si resta stupiti per la varietà delle proposte didattiche spesso innovative, per la finezza con cui viene tratteggiato il profilo degli alunni, per i numerosi riferimenti alle trasformazioni sociali e culturali del paese. Rimasti a lungo inediti e pubblicati ora per la prima volta integralmente, i Registri di classe offrono un ritratto inatteso e sorprendente di uno dei più grandi poeti del Novecento, che tra i banchi di scuola come nei propri versi ha sempre cercato la verità dell’uomo.